IL MERCOLEDI’ e VENERDI’ POMERIGGIOdalle ore 15.00 alle 17.00 ci ritroviamo pressoil laboratorio “Il Mulino a Vento” di  Lecco proponendo: Attività espressive e ricreative  finalizzate a favorire la socializzazione di persone con disagio psichico e  prevenire forme di disagio giovanile.

Mosaico in vetro pressato, lavorazione e patinatura della creta cruda, decorazione pittorica della terracotta, ricamo, tessitura, cartonaggio, incisione su gesso, stencyl, pittura su stoffa, poesia visiva ecc. si fondono insieme per favorire l’integrazione sociale di persone che soffrono di disagio psichico e che spesso, con i loro familiari, vivono una situazione di forte isolamento, frutto dell’esclusione sociale. L’incontro al Mulino a vento è occasione di divertimento e relax; un luogo dove accrescere le conoscenze, rafforzare le amicizie, scambiare esperienze e sorridere in compagnia.

La tecnica dello schizzo ( lavorare in bidimensionalità)

A coloro che fin dall’inizio rivelano il desiderio di voler lavorare in solitudine e siano troppo restii nell’affrontare il grande spazio banco del foglio, è richiesto di scegliere un disegno dei grandi maestri e di procedere alla riproduzione senza pensare troppo alla correttezza dell’elaborato. Il maestro spiega l’importanza  dell’espressione del segno come concretizzazione del gesto: il singolo segno comunica , parla, si rafforza o s’indebolisce a secondo del segno che gli è vicino. Tutto ciò è fatto notare con cura al partecipante che  a poco a poco scopre di avere tra le mani un mezzo di comunicazione calibrato alle proprie esigenze.La tecnica dello schizzo a pennino è ottima per valutare personalità, superare paure e comunicare con sé stessi. Il tempo che si richiede per riempire poco per volta gli spazi, e quel dare importanza ad ogni singolo segno permette di analizzare e di conoscere profondamente se stessi. Inoltre la linea è presente ovunque nella realtà : è facile accorgersi che  i profili delle forme sono percepiti come linee. La presa di coscienza di questa  linea immaginaria di confine tra due superfici ( linea virtuale ) favorisce il partecipante a distaccarsi da modelli predefiniti per affrontare il “ mondo figurativo” circostante.